COMUNICATO STAMPA
"Chiù", di Sofia Bruschetta, vince la terza edizione
del Premio Carlo Bixio
A "Nascondi un posto a tavola" il "Premio SIAE idea
d´autore"
Roma, 16 settembre 2014. E´ "Chiù", di Sofia
Bruschetta, la sceneggiatura vincitrice della terza edizione del Premio
Carlo Bixio, indetto da Rai, Associazione Produttori Televisivi (APT) e
Rti e sostenuto da SIAE e riservato ai giovani, tra i 18 e i 40 anni,
autori di una sceneggiatura originale di fiction ispirata al genere della
commedia. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, 15 settembre, all´Auditorium
Parco della Musica di Roma, durante l'ottava edizione del RomaFictionFest.
Il premio è stato consegnato dall'attrice Cristiana Capotondi mentre
Giulio Scarpati ha letto le motivazioni, alla presenza della presidente del
Premio, Gabriella Campenni Bixio, dei giurati e del comitato promotore. Alla
vincitrice vanno quindicimila euro, messi a disposizione dalla Rai, a fronte di
un contratto di licenza di dodici mesi.
"Chiù" narra di una famiglia bizzarra, composta soltanto da
cugini e governata da un patriarca, che vive in un antico palazzo in un
bellissimo borgo del nord Italia. Una dinastia influente, sulla quale si
concentra però un velo di mistero, oltre che un vespaio di dicerie. Saranno
l´arrivo di un ragazzino rimasto orfano, una tata misteriosa e un matrimonio
andato a monte a cambiare per sempre il destino della straordinaria famiglia e
a svelare i poteri dei suoi componenti.
"Il premio Carlo Bixio viene assegnato a "Chiù" - si legge
nella motivazione - per l´originalità dell´impianto narrativo, che mette in
campo personaggi sorprendenti, e mescola con abilità il quotidiano con il
sovrannaturale, la commedia con il mistero. Il progetto si è imposto
all´attenzione della giuria per la novità e il coraggio ideativo e per la
freschezza nella creazione di personaggi, situazioni, svolte narrative e
dialoghi".
Durante la serata è stato anche assegnato il "Premio
SIAE idea d'autore", un riconoscimento di tremila euro per la sceneggiatura che
si è distinta nell'originalità della concezione iniziale. A vincerlo è stato
"Nascondi un posto a tavola", di Francesco Caronna, Roberto Fiandaca, Giancarlo
Germino e Alessandro Menchi, che racconta la storia di una famiglia
borghese romana, sconvolta dalla fuga dei genitori, coinvolti in una colossale
truffa finanziaria. I tre figli, precipitati improvvisamente dal loro mondo di
vizi e privilegi in un inferno fatto di polizia, magistrati, giornalisti e
creditori, prendono in mano la situazione, e tra mille sorprese rovesciano i
ruoli di una famiglia convenzionale e solo apparentemente integerrima.
Il lavoro è stato premiato, si legge nelle motivazioni,
"per la capacità di portare senza timore nei territori della commedia
personaggi e situazioni fortemente legati alla contemporaneità. Nel racconto
gli autori scavalcano le barriere del politicamente corretto e costruiscono una
rete di rapporti - di sangue e non - comicamente dominati dal solo mito del
denaro".
Le due sceneggiature premiate sono stati scelte nella
cinquina finalista, di cui facevano parte anche "Ti voglio bene maestra", di
Raffaella Migliaccio, "Cronache del primo banco", di Alessandra Pomilio e "Gli
amici fidati", di Alida Musumeci.